Il contributo tratta la situazione istituzionale e demografica del retoromancio rispetto ad altre lingue in tutto il mondo. In primo luogo si riflette sull'"oggetto" lingua. Partendo da
un concetto delle lingue che tiene conto della natura collettiva e in evoluzione dei fenomeni linguistici, si discute di come le lingue possano essere controllate, sostenute o
addirittura salvate. Si discutono poi aspetti dell'ecologia linguistica, ossia fattori non linguistici che si correlano alla cosiddetta vitalità delle lingue o dei dialetti. Queste
analisi comparative suggeriscono che alcune opinioni consolidate sulla diversità linguistica della Svizzera o sulle piccole dimensioni del retoromancio dovrebbero essere messe in discussione ed
eventualmente corrette.